Le molte morti del generale Wolfe. Due casi di ambiguità storica
Il 13 settembre 1759 il generale James Wolfe, che comandava la spedizione inglese contro Québec, cadde sulle Alture di Abramo, colpito a morte durante la battaglia decisiva.Un pomeriggio di fine novembre del 1849 George Parkman, dottore e proprietario di case scomparve da Boston. Del suo presunto assassino venne incolpato John Webster, professore di Harvard, che fu arrestato, processato, condannato e giustiziato.Cosa lega tra loro queste morti così diverse e così distanti nel tempo?La morte di Wolfe, per quanto dotata di contorni ben precisi, era destinata a moltiplicarsi col passare del tempo: diventò fonte di rimpianto per la madre e per la fidanzata, formò l'oggetto di un famoso quadro di Benjamin West, fu al centro delle ricerche di un celebre storico di Harvard, Francis Parkman e così via. La morte, o meglio, la scomparsa di George Parkman, così misteriosa e piena di ombre, diede da subito origine ad una fioritura di versioni, di supposizioni, di sospetti, di prove che vennero portate alla luce in quel grande spettacolo in cui si trasformò il processo contro il professor Webster.