Tre racconti
C'è un filo conduttore che unisce le parti di questo trittico, ultima opera compiuta di Flaubert. Questo filo è la capacità di farci intravvedere - grazie alla forza di uno stile mirabile - una forma di trascendenza all'interno di ciascun racconto: la bontà "incosciente" e purissima di una serva analfabeta, che fa del dono di sé il suo modo naturale di essere; l'ascesi alla santità di un parricida che agisce inizialmente in uno stato di feroce insensatezza e poi si purifica nell'espiazione fino all'estrema perdita della sua vita; e infine la lontananza biblica, intrisa di perversa sensualità, in cui si compie il sacrificio di Giovanni Battista.