Storia di un ebreo fortunato
Uscito indenne dalla distruzione del giudaismo europeo, stimolato dal celebre romanziere israeliano Amos Oz, Dan Segre raccoglie e riordina gli appunti autobiografici che andava scrivendo dal 1940, cercando nella storia sua e della sua famiglia la conferma all'idea talmudica che nessun uomo è totalmente giusto o totalmente malvagio, sicché gli uni scontano in questo mondo i loro pochi peccati e gli altri ricevono il premio dei loro pochi meriti, perché nell'aldilà non ci siano dubbi sulla giustizia della loro retribuzione eterna. La "Storia di un ebreo fortunato" è un libro di memorie lucide e piene di malinconico humor in cui l'autore ripercorre una serie di vicende ora tragiche ora quasi comiche, tracciando un itinerario singolare sviluppatosi nel corso di anni tumultuosi. Un vivido racconto biografico che si trasforma in un'analisi sociale e psicologica della società ebraica post risorgimentale italiana e prerisorgimentale israeliana. In questo affresco di vita giudaico-borghese e fascista in patria, collettivista, coloniale e militare in Palestina, si snoda un'inconsueta visione delle passioni, ideologie, delusioni e speranze che hanno segnato il primo mezzo secolo di storia europea. Di origine piemontese, emigrato all'età di sedici anni nella Palestina britannica, Vittorio Dan Segre si è arruolato nell'esercito inglese durante la Seconda guerra mondiale e ha partecipato alla vita dello Stato di Israele come soldato, diplomatico e docente universitario.
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