Le mie pulci
Nel libro di Giovanni Berlinguer lo scomodo compagno di viaggio dell'uomo è individuato come padrone dei destini del suo ospite, decimatore di eserciti e di popoli, invisibile strumento della storia. L'autore ci spiega ad esempio come la peste trasmessa dalle pulci e il tifo petecchiale trasmesso dai pidocchi "avessero deciso la sorte di molte più battaglie che Cesare, Annibale e Napoleone". Divertito e affabulatorio, Berlinguer esamina con rigore scientifico gli esemplari di pulci da lui raccolte, tracciandone nel contempo la storia nell'iconografia, nel diritto, nel costume, introducendo osservazioni che vanno (ovviamente...) ben oltre il mero interesse entomologico.
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