Giovanni Gentile. Una biografia
"Lo studente diciottenne che nell'autunno 1893 arriva a Pisa per frequentare la prestigiosa Scuola Normale Superiore, dopo un lungo viaggio da una chiusa provincia siciliana, compiva un salto improvviso in un mondo completamente nuovo, avvertito subito come il proprio mondo. Manteneva col luogo natio salde radici familiari, ma non si lasciava alle spalle tradizioni culturali da difendere". Inizia così la biografia di un intellettuale destinato a incidere profondamente nella cultura e nella vita politica italiana del Novecento. Una narrazione vivace, fondata su una vasta documentazione inedita, ci restituisce nella sua concretezza la figura tanto controversa di Gentile. Due letture speculari e contrapposte hanno finora messo in luce, da un lato, la fase della sua creatività filosofica fino al primo dopoguerra, dall'altro quella della sua azione politica identificata unicamente con il fascismo. La scelta di ricostruire il suo percorso biografico, sottolineando le scansioni cronologiche e il contesto in cui egli ha operato, permette invece a Gabriele Turi di superare questa dicotomia e di individuare i fili che legano la sua riflessione filosofica, storica e pedagogica, alle scelte civili e politiche. Ne emerge un profilo ricco di sfaccettature, ma provvisto di una sua intima coerenza, dal periodo giolittiano alle battaglie per la riforma della scuola, dall'adesione al fascismo alla tragica morte nel 1944.
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