Dialogorum liber I. De providentia
Il De providentia di Seneca vuole giustificare dio per il 'male' che capita ai buoni, nel quadro del provvidenzialismo stoico: il vero male è solo quello morale, da cui i buoni - in quanto tali - sono immuni, mentre le avversità della sorte sono prove ed esercitazioni con cui dio li tempra per farne emergere la virtù. Come è tipico di Seneca, egli punta soprattutto sui mezzi retorici per convincere il lettore e guidarlo nel superamento del problema filosofico (dalle notevoli implicazioni morali). Tutto ciò è esaminato approfonditamente nel volume, in cui all'introduzione, al testo critico e alla traduzione fa seguito un ampio commento, che illumina parimenti gli aspetti concettuali e artistici del dialogo.
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