Jeff Koons
L'arte di Jeff Koons è tutto, fuorché conformista. Si è sempre distinto come una sorta di cattivo ragazzo. Ha iniziato negli anni '80 con le sculture raffiguranti palle da pallacanestro e giocattoli di acciaio dall'aspetto di gonfiabili, fino agli anni '90 quando ha lasciato tutti di stucco, ritraendo un rapporto fra lui e sua moglie, la famosa Cicciolina. Dopo è stata la volta del gigantesco terrier che adesso è conservato al museo Guggenheim di Bilbao. Il suo tratto distintivo è la capacità di usare il kitsch e il banale in modo nuovo. Questa monografia esaustiva inizia con un saggio sulla vita di Koons ad opera di Ingrid Sischy direttore della rivista Interview che contestualizza l'opera e ne racconta la storia. A seguire un testo di Eckhard Schneider che analizza l'artista da un punto di vista europeo. Nella parte centrale del libro, Katy Siegel analizza dettagliatamente grazie a centinaia di foto a tutta pagina, la carriera di Jeff Koons dal 1979 a oggi. Il volume si completa di una bibliografia completa e di una biografia illustrata.
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