Universo dall'osservazione a occhio nudo al James Webb Space Telescope
Chiudete gli occhi. Immaginate per un attimo di essere un uomo (o una donna) delle caverne in epoca preistorica, quando non c'era elettricità e l'unica fonte di inquinamento luminoso era il fuoco che bruciava tutta la notte per tenervi al caldo e tenere lontani gli animali selvatici. Alzate lo sguardo e sarete travolti dall'oceano di stelle sopra di voi. Questo libro racconta la storia del rapporto dell'uomo con il cielo. Dapprima soltanto attraverso i suoi occhi, la sua immaginazione, le sue paure e le sue convinzioni, poi, negli ultimi 400 anni, tramite gli strumenti: dai primi rudimentali cannocchiali ottici ai più recenti radiotelescopi e ai telescopi spaziali (come l'imminente James Webb Space Telescope), per sondare l'Universo in profondità fino al fondo cosmico a microonde dal quale l'eco del Big Bang ci raggiunge ancora. Una rincorsa continua alla conoscenza, che negli ultimi anni si è avvalsa sempre più di dispositivi che, invece di catturare la luce, tentano di intercettare particelle elusive - i neutrini - o di rilevare le onde gravitazionali generate da eventi di energia inconcepibile, come le fusioni fra buchi neri o stelle di neutroni. Oggi la sfida è vedere l'invisibile: la materia oscura e l'energia oscura che permeano il cosmo attorno a noi senza lasciare tracce tangibili. Un viaggio che va avanti da migliaia di anni e che potrebbe non finire mai. Forse è solo l'inizio? Prefazione Franco Malerba.