Il braccialetto di corda
E' un thriller, almeno dal XVIII° al XXI° capitolo e passa, ma non è stato scritto per essere tale e non ne rispetta i canoni. Vorrebbe essere il romanzo di un naufrago del '68 ( Roberto) ma egli non è stato davvero né un rivoluzionario, nè un comunista, essendo piuttosto un esteta, un poeta, un inquieto ricercatore laico delle ragioni della vita, un ammiratore della bellezza e, fatte salve le istanze di giustizia e verità, è a suo modo un edonista.
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