Shopper + libro. #DIVENTARECITTADINI. Io sono Victor Hugo. Principi Attivi
Principi attivi. La lettura si muove e ci smuove Ogni mese una nuova uscita libro + borsa su cui sono stati stampati i ritratti in chiave pop dei grandi pensatori dell’età moderna. Terza uscita #DIVENTARECITTADINI. Io sono Victor Hugo IL LIBRO La politica, quando si presenta come morale, corre il rischio di pronunciare parole che tutti condividono, ma che molti ritengono il pagamento di un ticket. Si pronunciano, si esce d’obbligo, si prosegue come prima. Qualche volta in politica non è vero che “Basta la parola”. La parola diventa muta se non si consolida in immagini che producono richieste ovvero che si fanno programma. Diritto del fanciullo all’istruzione, lotta alla miseria, promuovere l’emancipazione sociale e culturale dell’infanzia, divieto del lavoro minorile, investimento sulla cultura. Poche parole, molto centrate, dirette non mandate in strada con un testo urlato, ma pronunciate in pubblico all’Assemblea legislativa della Seconda Repubblica (1848-1851) dove si discute e si decide la politica. Poi in esilio, dopo il 2 dicembre 1851, quando il colpo di Stato dà a Bonaparte il potere presidenziale per 10 anni – preludio alla restaurazione dell’Impero (dic. 1852) – Hugo affida ai versi di Melancholia – il testo che chiude questa antologia – la sintesi di quella stagione. Victor Hugo nel tempo della Seconda Repubblica (1848-1851), più che l’esponente di una parte politica, è la voce morale che chiede giustizia. Una funzione che si era già dato da almeno 20 anni quando pubblica due testi che rappresentano momenti topici della letteratura civile: L’ultimo giorno di un condannato a morte (1829), manifesto contro la pena di morte e contro l’autorità attribuitasi dall’uomo, di decidere della vita di un suo simile e Notre-Dame de Paris (1831) il romanzo sull’inganno rappresentato dal potere e sulla dignità degli ultimi. Hugo è la figura culturale che rappresenta, più che un programma politico, il diritto ad avere diritti. È il megafono degli ultimi che non hanno voce. Non vuol convincere, vuole affermare senza andare alla mediazione perché sul diritto minimo di vivere una vita dignitosa, non si fanno trattative. Si può ascoltare, ma poi bisogna fare. Nei suoi interventi non interrompe mai chi lo interrompe, né alza la voce, ma chiede rispetto, risposte e atti. Non li avrà. Non smetterà di chiedere. I libri dentro le borse sono Principi attivi individuati con il supporto della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. INDICE INTRODUZIONE pag. 5 LIBERA SCUOLA IN LIBERO STATO p.9 DISCORSO ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE (1848-1871) - SESSIONE DELL’11 NOVEMBRE 1848 p.37 DISCORSO SULLA MISERIA – 9 LUGLIO 1849 ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE p. 51 VICTOR HUGO DIFENDE CON VIGORE IL SUFFRAGIO UNIVERSALE p. 61 “MELANCHOLIA” p.93 CENNI BIOGRAFICI p.95 BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE p.107 LA SHOPPER Una borsa in tela su cui sono stati stampati i ritratti in chiave pop degli autori. I disegni sono stati realizzati dabgli studenti del liceo artistico Volta di Pavia. Scopri di più sul progetto Principi Attivi in questa pagina
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