GIUSEPPE CUGNO Geologo specialista di Ambiente e Territorio, Clima e Meteorologia del Mediterraneo, docente universitario a contratto. Tutto iniziato dalla palestra di ricerca della Sicilia sud orientale su percorso personale fra Geologia Clima e Meteorologia, con l’ideazione di sana pianta del modello a “Scenari meteorologici” via via approfonditi ed estesi in ricerca pluridecennale fino allo sbocco nel libro “Scenari Meteorologici Ambientali Mediterranei” che gli è valso il premio speciale della giuria per la sezione saggistica del Premio Carver 2014 ormai noto come il Contropremio dell’editoria italiana.
Dalla laurea in Geologia il Curriculum Scientifico Professionale Accademico si è sviluppato in tre filoni concatenati. Ricerca e formazione, le fondamenta. Docenza universitaria. Libera professione.
○ Ricerca diretta sul territorio dal seme iniziale di corilevatore geologico delle Carte Geologiche della Sicilia Sud-Orientale, con la Cattedra di Geologia Università di Catania. Coautore su Sedimentary Geology di ricerca sedimentologica di dettaglio sui Monti Iblei attorno il canyon della Riserva Naturale di Cava Grande, Sicilia sud orientale. Studi vari e pubblicazioni mirati alla conoscenza di territorio e ambiente (atmosferico, terrestre, marino).
○ Docente a contratto al Politecnico di Torino previa idoneità per studiosi dotati di qualifica scientifica per insegnamenti presso la II Facoltà di Architettura, e previa idoneità unica delle Facoltà di Architettura e Ingegneria. Docente di insegnamenti ambientali in corsi di laurea e master di 1° e 2° livello per le Facoltà d'Ingegneria dell'Università di Catania ed Enna.
○ Di singolare risonanza la ricaduta su beni pubblici primari (acque potabili, aria, suolo) dell'indirizzo impresso alla professione contraddistinta dall'accurata selezione delle consulenze, mai accettato consulenze ambigue contro l'ambiente. Questa l'impronta distintiva. Da cui la libertà di giudizio sempre a favore dell'ambiente. Degli “Scenari meteorologici” l'applicazione sugli effetti per l'inquinamento atmosferico "Quando, Dove e Perché" attraverso l'individuazione delle fasce di territorio più esposte e meno esposte in ragione di 6 “Scenari meteorologici” portanti “i fumi vanno dove li porta il vento”.
Totale l'impegno per quanto umanamente possibile per la Riserva Naturale di Cava Grande del Cassibile. Il suo nome ricorre associato ripetutamente a Cava Grande per averla prima studiata, pubblicata, divulgata e fatta conoscere al mondo con mezzi propri, e dopo difesa strenuamente dalle discariche. Si distinguono incisivi e coraggiosi studi geologico-ambientali risultati determinanti a scongiurare:
○ L’irreparabile inquinamento delle acque vergini delle sorgenti apicali del Vallone Cardinale nei Monti Iblei. Ad uso diretto idropotabile, per caduta naturale, di migliaia di cittadini (Canicattini Bagni) e a monte del bacino d’origine delle mitiche sorgenti del Ciane della storica Siracusa “greca”.
○ L’inquinamento del territorio adiacente la Riserva Naturale di Cava Grande del Fiume Cassibile alimentato da tante sorgenti rimaste fra le ultime incontaminate, per concause naturali ed antropiche molto fortunose nello scempio generale. Evidenziate in dettaglio, come e perché, nel libricino divulgativo “Cava Grande del Cassibile - L’ambiente fisico del Canyon dalle sorgenti d’origine alle sorgenti subacquee nel Mar Ionio”. Trattasi di due bacini fluviali adiacenti, perle incontaminate della Sicilia, entrambe prescelte per siti discariche. Una proprio dentro l’alveo delle sorgenti, l’altra (di Stallaini) che si ripresenta a cicli, a ridosso della Riserva Naturale di Cava Grande, ora meta crescente di migliaia di turisti e studiosi da tutto il mondo. Cava Grande è scrigno di biodiversità di vaste essenze mediterranee per estesi influssi di “Scenari Meteorologici”, dai subtropicali torridi più caldi del Sahara di Libeccio Scirocco a quelli nordici più freddi di Maestrale e Tramontana.
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