Che cosa vuol dire vivere nell’ombra di un sogno irrealizzabile? Crederci, contro ogni evidenza, finché non avrà prosciugato la nostra quotidianità? Languire sperando che le promesse del neo-liberismo – mobilità sociale, sicurezza economica, giustizia sociale, stabilità affettiva – si possano realizzare, nel terrore che i tasselli del puzzle della nostra felicità si rivelino per quello che sono: le macerie di una realtà in cui la crisi è diventata una condizione ordinaria, e la reazione al trauma è sfumata in un adattamento inconsapevole, un ottimismo acritico, infondato, ostinato, crudele. Lauren Berlant vuole farci aprire gli occhi, dimostrarci che a dettare i criteri della «buona vita» sono le stesse condizioni che li rendono inaccessibili. L’ottimismo crudele è l’altra faccia del realismo capitalista che neutralizza qualsiasi visione di una prospettiva migliore: la pulsione a restare aggrappati a desideri che costituiscono un ostacolo alla nostra felicità. Seguendo una complessa rete di «scene» attraverso la lente della psicanalisi, della queer theory e della fantascienza, Berlant fa emergere le dinamiche del processo proteiforme che lega realtà e ideologia.
Prezzo: € 23,00
Titolo: Ottimismo crudele
Autore:
Lauren Berlant
Editore: Timeo (Palermo)
Data di Pubblicazione: 2025
Pagine: 480
Formato: copertina-morbida
ISBN: 9791281227071