Giovanni Bassiano Fellati falsario di atti notarili. Il processo e la condanna al rogo. Lodi e Milano, 1480

Mario Comincini

L'attività criminale del lodigiano Giovanni Bassiano Fellati viene interrotta nel marzo 1480, quando il notaio milanese Francesco Pasquali denuncia alla corte ducale la falsificazione di due atti creati a suo nome. La denuncia viene trasmessa a Giovanni Zucchi commissario ducale a Lodi, con l'ordine di fare accertamenti ed eventualmente imprigionare il sospettato. È l'avvio di una vicenda di volta in volta gestita a Milano col diretto intervento di Ludovico il Moro e a Lodi dal rappresentante dell'autorità ducale, perché come utilizzatori o vittime dei falsi a Milano risultano coinvolti i canonici del Duomo, l'ospedale del Brolo e il consigliere ducale Alessandro de Raude, mentre a Lodi l'ospedale Maggiore, il consorzio del Clero, il vescovado, parroci e semplici cittadini; una vicenda destinata a concludersi dopo sei mesi con la decapitazione del falsario e il rogo del suo cadavere. Il processo inquisitorio che portò a questo epilogo è l'unico noto nella storia della Lombardia tardomedievale per un falsario ed è stato ricostruito con una ricca documentazione rintracciata in archivi di Milano, Lodi e Legnano.

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Titolo: Giovanni Bassiano Fellati falsario di atti notarili. Il processo e la condanna al rogo. Lodi e Milano, 1480
Autore: Mario Comincini
Editore: La Memoria del Mondo
Data di Pubblicazione: 2024
Pagine: 120
Formato: copertina-morbida
ISBN: 9791280584663