Nell’ultimo quarto del XX secolo, per descrivere e regolamentare il funzionamento delle organizzazioni e delle strutture aziendali, i teorici delle imprese ricorrono a un termine che, sin dal lontano XVI secolo, era un semplice sinonimo di governo: «governance». All’inizio degli anni Ottanta il termine viene introdotto nella vita pubblica col pretesto di affermare la necessità di una sana gestione delle istituzioni dello Stato e diventa il «grazioso nome» di una gestione neoliberale dello Stato, caratterizzata da deregulation e privatizzazione dei servizi pubblici. Negli anni successivi, attraverso questo sintagma, si fa strada quello che qualcuno ha definito un vero e proprio «colpo di stato concettuale». La governance infatti non è soltanto un termine che indica la necessità di adattare le istituzioni alle necessità e ai desiderata dell’impresa, ma qualcosa di molto piú rilevante. È un’espressione volutamente indeterminata che esprime la nuova arte della politica «senza governo», senza quella pratica, cioè, che presuppone una politica dibattuta pubblicamente. Strappato il vecchio contratto sociale alla base di ogni «governo», la governance inaugura «l’età felice» – per tecnocrati, finanzieri e imprese – della contrattazione plurale, una mutazione che promuove «il management d’impresa e la teoria della tecnica aziendale al rango di pensiero politico».
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Titolo: Governance. Il management totalitario
Autore:
Alain Deneault
Editore: BEAT
Data di Pubblicazione: 2023
Pagine: 192
Formato: copertina-morbida
ISBN: 9791255021568