Il "nuovo Ahasvero" riflette il destino del dottor Heinrich Wolff, medico ebreo praghese di lingua tedesca, che abbandona l'Austria-Ungheria dopo Königgrätz (1866) e sceglie di risedere e lavorare a Berlino, "capitale della velocità" contrapposta a Vienna "capitale della lentezza". A Berlino Heinrich incontrerà ambienti e persone molto diversi tra loro, di cui Mauthner tratteggia profili articolati e incisivi, talvolta efficacemente grotteschi: dagli esponenti della piccola nobiltà di campagna (gli Junker) a quelli del gran mondo della finanza ebraica e del giornalismo, fino ai piccoli ceti dei quartieri poveri di periferia, dove il crescente disagio economico indotto dal tumultuoso sviluppo dell'economia capitalistica si rivela un perfetto terreno di coltura per i germi del populismo antisemita. Sullo sfondo di questa composita società si muovono i protagonisti principali, lo stesso Heinrich e la sua amata, la celestiale Clemence von Auenheim, archetipo delle virtù femminili, Viktor, il commilitone scanzonato e gaudente, la piccola Eva, sorella minore di Clemence, ma assai più spigliata e disinvolta di lei. E poi "i cattivi", Kurt von der Egge, bello e dannato, il dottor Stropp, figura degna del pennello di Grosz, e altri ancora. Di fronte a una modernità prorompente e vittoriosa, evidente nella vertiginosa e disordinata crescita della metropoli berlinese, Heinrich si rende tristemente conto che i grandi valori dell'Illuminismo, in particolare quelli dell'emancipazione e dell'eguaglianza di tutti gli uomini in quanto cittadini, ebrei compresi, si sono realizzati solo nella forma, ma non nella sostanza, che è rimasta, tragicamente, la stessa dell'archetipico Ewiger Jude.
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Titolo: Il nuovo Ahasvero
Autore:
Fritz Mauthner
Editore: Robin
Data di Pubblicazione: 2023
Pagine: 428
Formato: copertina-morbida
ISBN: 9791254674536