Il ladro del tempo

Claude de Bray

Chi è "il ladro del tempo" in questo tempo? Un'ombra che si accosta al tuo cammino e ruba il passo mentre tu non lo avverti, non ne hai consapevolezza. Il ladro potrebbe essere proprio questo tempo, questo mondo che ci ha fornito di catene che noi stessi abbiamo forgiato, questa società che ci obbliga a vivere in proiezione costante il futuro e quando lo riteniamo il presente è solo un presente virtuale che ci fagocita senza rendercene conto. Abbiamo abbandonato il rapporto umano, il piacere di una conversazione davanti ad un caffè guardandoci negli occhi; temiamo finanche lo sguardo degli altri, impauriti, che potrebbe svelare ciò che siamo e non quella bella mascherina nera e di raso che ostentiamo nei social in cui tutto sembra una festa, tutto è una apoteosi di giorni felici e spensierati. I social sono la proiezione di ciò che vorremo essere e non quello che siamo, mostriamo la proiezione di noi stessi e di come vorremo apparire. In realtà ci inchiniamo al ladro del tempo e viviamo l'immaginario, il futuro, il passato, ma mai il presente; non riusciamo più a guardare con gli occhi e dunque la bellezza ci sfugge come acqua che non riusciamo a contenere tra le mani, sfugge e ciò che ne rimane sono poche gocce, ben meno di quanto potremo raccoglierne. Diamo per scontato quello che ci circonda senza darne valore, non riusciamo più ad apprezzare la vera bellezza della natura che tanto concede e che noi tanto deprediamo. Dunque, un'alba è solo un altro giorno che inizia ed il tramonto è la manifesta dichiarazione della fine di essa; così un giorno insegue l'altro senza più badare al trascorrere dei giorni che diventano mesi e anni, non ci accorgiamo più delle stelle e della luna, quella luna che dapprima è nuova e poi calante quanto il sole che ha un ritmo, un tempo diverso, in quella completa discrasia che lo rende infedele alle leggi che la luna vorrebbe imporre, che detta maree ora basse ora alte; il sole sorge e tramonta a dispetto della luna. Non percepiamo la bassa marea, come i nostri momenti bui, tantomeno l'alta marea come i momenti in cui strabordano pensieri e parole. Non siamo più in grado di percepire la terra con le sue opere grandiose, non comprendiamo il cielo ora azzurro altre cupo, non afferriamo la bellezza del mare in burrasca o quando ci accarezza. Il ladro del tempo altre volte è, purtroppo, tutto relegato a quelle autostrade che percorrono il nostro cervello, collegate dalle sinapsi, caselli, barriere, che mettono in comunicazione strade ed autostrade che fanno fluire i nostri pensieri e le nostre azioni. Capita, a volte, che queste autostrade siano in manutenzione o crollano sotto il peso degli anni la cui conseguenza è che pensieri e ricordi si smarriscano a volte solo per qualche breve periodo altre per sempre. Temendo che smarrisca per sempre la bellezza e le gioie ho voluto che questi ricordi restino impressi sulle pagine di un libro con un inchiostro speciale. Sono altresì rimasto fedele al principio dell'antilibro come all'uso del "voccabolario", ovvero parola trasmutate dalla bocca - "vocca" in napoletano - per rendere la scrittura vicina al linguaggio comune che lascia trasparire libertà espressiva e origini. Dunque, questa mia è rivolta a coloro che hanno ancora facoltà di apprezzare la vita, per ricordarvi, voi che ancora potete, che gli attimi di bellezza vanno colti, che siano passioni, amori, compreso tutto quello che ci è sfuggito ma di cui conserviamo ricordi e consapevolezza, di quelle cose che ci hanno reso felici o che ci hanno lasciato l'amaro in bocca. È solo vita, quel lungo percorso che ci ha resi come siamo, essa dovrebbe insegnare a tutti che va vissuta a qualunque prezzo; le gioie vanno custodite .... ma che dolore.

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Titolo: Il ladro del tempo
Autore: Claude de Bray
Editore: Youcanprint
Data di Pubblicazione: 2022
Pagine: 150 p
Formato: copertina-morbida
ISBN: 9791221447323