Nelle province del Mezzogiorno ci sono interi paesi che, quando nel Nord cominciava la Resistenza, avevano già pagato, a caro prezzo, l’uscita dalla guerra fascista, i rastrellamenti e le rappresaglie tedesche. Pomigliano d’Arco, sede di uno stabilimento Alfa Romeo con una pista di volo, centro nevralgico di revisione, manutenzione e produzione per aerei militari, fu una calamita per le bombe americane e per i tedeschi. Per gli Alleati fu uno dei primi obiettivi della ‘Campagna d’Italia’ e già il 30 maggio del ‘43 vi scaricarono 123mila chili di bombe, noncuranti degli operai al lavoro nei reparti. I Tedeschi, che si erano invece impiantati nell’aeroporto, seminarono per oltre un anno il terrore per le vie del paese. E dopo l’Armistizio, prima di andarsene via, si scatenarono in feroci rappresaglie e rastrellamenti. Quanti furono i morti? Chi erano? Che storie raccontano? Per Pomigliano, come per tanti altri paesi del sud, c’è stata più voglia di dimenticare che di ricordare. Invece bisognerebbe provare a entrare nelle loro case, a camminare per le loro strade, a condividerne sentimenti e paure, a ritrovare senso e valore delle loro vite rubate.
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Titolo: Una domenica di maggio. Il 1943 all'Alfa Romeo e a Pomigliano d'Arco
Autore:
Aniello Cimitile
Editore: Colonnese
Data di Pubblicazione: 2023
Pagine: 224
Formato: copertina-morbida
ISBN: 9788899716974