Il cibo nella Bibbia e nella tradizione ebraica

Gianpaolo Anderlini

Quando si affronta, con sguardo esterno, il tema della tavola e del cibo nella tradizione e nella cultura ebraica, si è portati a concentrarsi sull'insieme di regole, apparentemente rigide e limitanti, della kashrùt. Cos'è kashèr (ammesso)? Cosa non lo è? Come si macellano gli animali? Come si conservano i cibi? Come si cucinano? Perché si debbono tenere separati i latticini dalla carne? In realtà, la tavola e il cibo non sono il risultato di limitazioni e di regole, ma sono elemento determinante nella definizione della "identità" ebraica perché sono il luogo della separazione e della santità. Così la casa diviene un santuario e la tavola un altare: "La casa, più della sinagoga, è il centro della vita religiosa, il luogo privilegiato per l'esercizio e lo sviluppo della religiosità. La casa, Miqdash me'at, santuario in scala ridotta, in passato includeva anche alcune prerogative del Beth hammiqdash, il Tempio, e in seguito ne ha ereditato anche i simboli. E' così che la tavola intorno a cui si riunisce la famiglia per i pasti diventa l'altare domestico" (Ernest Gugenheim).

Prezzo:14,00

Aggiungi al Carrello

Titolo: Il cibo nella Bibbia e nella tradizione ebraica
Autore: Gianpaolo Anderlini
Editore: Wingsbert House
Data di Pubblicazione: 2015
Pagine:
Formato:
ISBN: 9788899276058