Gli erbari sono testi botanici che, oltre alla descrizione delle singole specie (i "semplici" dotati di proprietà medicinali), sovente sono corredati da illustrazioni, in certi casi anche di straordinario valore artistico. "Erbari" di Agnes Arber, pubblicato originariamente nel 1912, ma ampiamente rivisto nei decenni successivi, rappresenta la ricerca più importante in questo ambito, in particolare per il periodo che va dal 1470 al 1670, quando la botanica si è distinta dall'erboristica come vera e propria disciplina scientifica.L’opera emerge da una profonda dimestichezza dell’autrice con i volumi stampati in un periodo cruciale per la storia delle conoscenze sul mondo naturale, che va dagli ultimi decenni del XV alla metà del XVII secolo, quando gli erboristi, lasciando il campo ai botanici, permisero alla scienza delle piante di caratterizzarsi progressivamente in senso moderno attraverso svariati tentativi di classificazione e incursioni nell’anatomia vegetale. Agli inizi del XVI secolo lo studio del mondo naturale si andava infatti trasformando in una disciplina concettuale e professionale e i botanici, insieme ad alcuni artisti, spesso dotati di grande talento, che li coadiuvavano nella raffigurazione delle piante, furono responsabili di un profondo rinnovamento culturale. Con questa pubblicazione si vuole colmare una grave lacuna culturale e proporre al lettore italiano, tanto agli studiosi di storia della scienza quanto agli appassionati di botanica, un’opera fondamentale e ormai classica.
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Titolo: Erbari. Origine ed evoluzione 1470-1670
Autore:
Agnes Arber
Editore: Aboca Edizioni
Data di Pubblicazione: 2019
Pagine: 296
Formato:
ISBN: 9788898881635