Diario di uno squadrista toscano 1919-1922

Mario Piazzesi

Un'avventura rivoluzionaria dirompente, i cui protagonisti erano in larga parte giovani (il 40% circa, fra i componenti delle squadre, è formato da studenti, l'età media era di circa 23 anni) o eroi della Grande Guerra: i comandanti erano quasi sempre decorati al valore. Lo squadrismo fu scuola di pensiero e di azione contro chi fugge la lotta e trova alibi al proprio sfaldamento esistenziale. Ma squadrismo fu anche stile del "Me ne frego!", che non vuol dire solo farsi carico dei rischi della propria scelta esistenziale ("Questa è la nostra vita", conclude con eroico amor fati il resoconto di una spedizione il diciassettenne Norberto De Bruyn) ma anche sfidare la morte e riderne. Tipico di questo gusto beffardo per la goliardia erano ad esempio i finti verbali che le squadre dettavano nei consigli provinciali e comunali dei rossi in cui avevano poco prima fatto irruzione: "Deputazione provinciale Rossa. Adunanza del giorno tal dei tali; presidente: Leprendo; consiglieri: Leprendiamo. Ordine del giorno: schiaffi". Di questa temperie infuocata, tragica e gioiosa, il diario di Piazzesi che qui ripresentiamo ai lettori è testimonianza autentica.

Prezzo:18,00

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Titolo: Diario di uno squadrista toscano 1919-1922
Autore: Mario Piazzesi
Editore: AGA (Cusano Milanino)
Data di Pubblicazione: 2014
Pagine: 336
Formato: Brossura
ISBN: 9788898809158