Questo lavoro nasce dalla necessità di ritornare su una precedente inchiesta riguardante le condizioni di impiego, di lavoro e di disoccupazione degli intermittenti dello spettacolo, ma con sguardo leggermente diverso da quello socio-economico con la quale era stata condotta. Privilegiando altri approcci, come quelli elaborati da Michel Foucault, Gilles Deleuze e Felix Guattari, lo scopo è di far emergere ciò che da essa appariva solo in filigrana, ossia gli "effetti di potere", i dispositivi economici e sociali, la complessità dei modi di assoggettamento delle politiche neoliberiste e dei processi di soggettivazione del conflitto, i vincoli e le libertà che il governo delle disuguaglianze comporta. Da questo governo, che tratta ciascun individuo, ciascun lavoratore isolatamente, come un'impresa, si diffondono diverse paure, che investono tutti i segmenti della società neoliberista e ne costituiscono il fondamento affettivo. La condizione dei lavoratori dello spettacolo francesi, e le loro lotte contro la "riforma" del sistema di indennità di disoccupazione, vengono dunque assunte come un "analizzatore" delle condizioni generali di produzione e riproduzione del mercato del lavoro flessibile e precario, e come rivelatrici delle nuove forme di asservimento e di modalità di rifiuto, di lotta e di soggettivazione politica che esse implicano. Modalità che oggi, tuttavia, devono fare i conti - come suggerisce il saggio aggiunto per l'edizione italiana - con il nuovo "Capitalismo di Stato".
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Titolo: Il governo delle disuguaglianze. Critica dell'insicurezza neoliberista
Autore:
Maurizio Lazzarato
Editore: Ombre Corte
Data di Pubblicazione: 2013
Pagine: 130
Formato: brossura
ISBN: 9788897522416