G8, processo al processo. Indagine su sette capisquadra di polizia travolti da errori commessi dalla Giustizia

Roberto Schena

Enrico Zucca, tra i magistrati del processo Diaz, ha affermato che non si è riusciti ad identificare alcun torturatore, che le forze di polizia non hanno consegnato alla magistratura nessun torturatore e anzi, chi li ha coperti è ora ai vertici delle forze di polizia. Non si sa quanti agenti hanno effettivamente abusato dei poteri loro conferiti dalla divisa e quanti sono rimasti a guardare; non si è riusciti a risalire nemmeno a chi ha ridotto il giornalista Mark Covell in fin di vita. Eppure, qualcuno ha pagato. Come mai, e per cosa? In tutto il mondo i movimenti democratici premono per un rapporto diverso con le forze di polizia, spesso chiamate in causa per abusi sui fermati. A 20 anni esatti dai drammatici fatti della "Diaz" di Genova questo pamphlet ci ricorda che gli agenti responsabili delle violenze avvenute nella scuola non sono mai stati identificati. Davvero era impossibile, come sostengono le sentenze? La ricerca si basa sulla lettura degli atti giudiziari e solleva più di qualche dubbio a riguardo. A entrare nella scuola furono 350-400 agenti di reparti diversi. Sono stati condannati 28 poliziotti, soprattutto ufficiali e funzionari, con l'accusa di non avere fermato gli eccessi.

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Titolo: G8, processo al processo. Indagine su sette capisquadra di polizia travolti da errori commessi dalla Giustizia
Autore: Roberto Schena
Editore: Spring
Data di Pubblicazione: 2020
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ISBN: 9788897033783