Il libro si propone, in maniera amatoriale e con forte spirito di rivendicazione, di presentare gli eventi che hanno contrassegnato gli anni antecedenti l'Unità d'Italia in una visione differente rispetto alla storiografia ufficiale. Punto cruciale è il destino a cui va incontro il Mezzogiorno d'Italia nel lungo e difficile processo di annessione. I Piemontesi si rivelano gli invasori colpevoli di torture, massacri e genocidi, come quelli avvenuti a Pondelandolfo e Casalduni, Belvedere Spinello e Cotronei. Il Sud perse la sua "guerra civile" ed il vincitore scrisse la storia, pertanto non ci fu un "processo di Norimberga", anzi, al contrario, criminali di guerra come i Gen. Cialdini, Pinelli, De Sonnaz, Fumel, Milon, Negri, Cadorna, La Marmora, furono elevati al grado di "eroi della Patria". Ancora adesso il Sud è vittima della mistificazione della storia, quella che la condannò al rango di "briganti" (nel peggiore senso della parola) per aver difeso il proprio territorio. Ridare dignità a fatti storici di tale rilevanza può essere il primo passo verso una autentica unificazione nazionale, propria di uno Stato che riconosce i suoi errori e che dà nuova valenza alla propria memoria storica.
Prezzo: € 10,00
Titolo: 1861-1871. Dieci anni di storia nascosti
Autore:
M. Bisceglie
Editore: Falco
Data di Pubblicazione: 2011
Pagine: 160
Formato:
ISBN: 9788896895276