«Il mondo del cinema è un universo variegato, composto da molteplici generi e diversi livelli di produzione, sia in termini di qualità e quantità. Ai piani più bassi della catena evolutiva cinematografica esiste un cinema povero, smaccatamente perverso e inconsapevole della sua bruttezza, il cosiddetto cinema spazzatura, che naviga impertinente nei generi, inconsapevole di aver prodotto migliaia di pellicole ancor oggi mai smaltite. Spaziando dal finto bondage della saga di Olga fino agli orrori di cartapesta di Roger Corman, passando per le giunoniche forme delle protagoniste dei film di Russ Meyer ai ridicoli polpettoni in costume di Andy Milligan fino all'irriverente cattivo gusto di John Waters, il cinema spazzatura, per quasi un secolo, ha inquinato mari e monti ma soprattutto le sale cinematografiche. Con questo libro si tenta di mettere ordine in questo mondo valutando il miglior modo di smaltirne i generi all'interno di una raccolta differenziata di film tra i più brutti che siano mai stati realizzati affinché anche loro abbiano finalmente una giusta collocazione e magari (perché no?) una doverosa rivalutazione in un futuro più o meno lontano...» (Dalla Prefazione di Manuel "Bloodbuster" Cavenaghi)
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Titolo: La pellicola va nella plastica. Ovvvero come smaltire il cinema spazzatura. Enciclopedia breve del cinema freak, trash, bizzarro, exploitation
Autore:
Alberto Genovese
Editore: Bepress
Data di Pubblicazione: 0
Pagine: 574
Formato:
ISBN: 9788896130704