Caccia agli scienziati nazisti

A. Valesi, Michael Bar-Zohar

Dopo la sconfitta della Germania nazista, gli Alleati di allora, e futuri rivali nella Guerra fredda, si contesero non solo la spartizione della Germania stessa, ma anche un bottino fatto non di beni ma di cervelli. Gli scienziati, - tra loro molti ingegneri -, come Manfred von Ardenne e Werner Karl Heisenberg, sono soprattutto i membri dell'equipe che aveva cercato di costruire ('"atomica nazista" durante la guerra, nei laboratori segreti della città di Haigerloch. Fortunatamente il tentativo di Heisemberg non aveva avuto successo, ma i nazisti erano comunque riusciti a costruire e perfezionare i futuri vettori delle bombe atomiche, le temibili V2, che diventeranno il prototipo dei missili della Guerra fredda. La storia di questi ingegneri (il più famoso dei quali fu Werner von Braun) che divennero preda ambita per i cacciatori americani e sovietici, è estremamente significativa. Pochi sanno, ad esempio, che fu il contributo di alcuni di questi uomini che permise ai russi di mandare lo Sputnik in orbita. Così pure, pochi sanno che al progetto Manhattan, per la costruzione dell'Atomica americana usata a Hiroschima, lavorarono fisici che erano fuggiti alla ferocia nazista. Pochi sanno che dopo la seconda guerra mondiale i tecnici e ingegneri che non trovarono lavoro presso gli americani o presso i sovietici si misero a lavorare per il presidente egiziano Nasser e al suo sogno di cancellare lo stato israeliano.

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Titolo: Caccia agli scienziati nazisti
Autore: A. Valesi, Michael Bar-Zohar
Editore: Pgreco
Data di Pubblicazione: 2010
Pagine: 326
Formato: Brossura
ISBN: 9788895563329