Sui libri. Discorso sui libri di Fuente Vaqueros

Lucilio Santoni, Federico Garcia Lorca, L. Santoni

Io ho visto molti uomini, di altre terre, tornare a casa dal lavoro, affaticati, e sedersi immobili come statue, e aspettare il trascorrere dei giorni, sempre con la stessa cadenza, senza che l'anima sia percorsa da un minimo anelito di sapere. Uomini schiavi della morte, che non riflettono neppure un barlume di quella luce e di quella bellezza alla quale può giungere l'animo umano. Poiché nel mondo non c'è niente più che la vita e la morte, ed esistono milioni di uomini che parlano, vivono, guardano, mangiano, ma sono morti. Più morti dei sassi e più morti dei morti veri che dormono il loro sonno sotto terra, poiché è la loro anima a essere morta. Morta come un mulino che non macina, morta perché non conosce amore, né conosce una scintilla di pensiero, e neppure una fede o una minima ansia di liberazione, prerogative imprescindibili per tutti gli uomini degni di tale nome. E' questo, cari amici, uno dei problemi che al giorno d'oggi più mi preoccupano. Quando uno va a teatro, a un concerto o a una festa, qualunque sia il suo carattere, se la festa gli è gradita, il suo pensiero corre subito alle persone che ama, e si dispiace della loro assenza. "Tutto ciò piacerebbe a mia sorella, a mio padre", pensa, e il piacere che egli prova dallo spettacolo è filtrato da una lieve malinconia. La stessa malinconia che io provo, non tanto per la gente di casa mia, poiché sarebbe misero e riduttivo, ma per tutte le creature che, per impossibilità propria o per disgrazia, non godono del bene supremo costituito dalla bellezza, che è gusto per la vita, bontà, serenità e capacità di appassionarsi. Per questo motivo non tengo per me neppure un libro. Quanti ne compro, tanti ne regalo, cioè infiniti. Nel 1986 è stato pubblicato in Spagna per la prima volta il "Discorso al paese di Fuente Vaqueros". Il "Discorso" proviene dall'Archivio García Lorca e contiene il testo che il poeta lesse a voce alta, davanti ai propri concittadini, in occasione dell'inaugurazione della biblioteca comunale. La data nella quale Lorca pronunciò questo discorso non compare né sul manoscritto né su alcun documento dell'epoca. A fronte di questa incertezza, attraverso l'esame dei riferimenti che vi sono contenuti confrontati con la storia e i documenti relativi al paese di Fuente Vaqueros, si può giungere a individuare il periodo che con tutta probabilità dovrebbe aver visto il poeta, nel bel mezzo di una fiera, con tanto di giostre e tiri al bersaglio, leggere questa "piccola e modesta lezione": 1, 2 o 3 settembre dell'anno 1931.

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Titolo: Sui libri. Discorso sui libri di Fuente Vaqueros
Autore: Lucilio Santoni, Federico Garcia Lorca, L. Santoni
Editore: Cattedrale
Data di Pubblicazione: 2008
Pagine: 95
Formato: Brossura
ISBN: 9788895449135