L'unico mondo che abbiamo

A. Tozzi, Wendell Berry

Non confidare nell'energia rinnovabile, ma nella nostra capacità di consumare meno energia. Sostituire lo standard di efficienza industriale - più profitto, più tecnologia - con lo standard di salute ecologica - più cura, più responsabilità - per proteggere la sola fonte dell'economia umana, che è sempre l'ecosistema nel quale viviamo. Diffidare della scienza delle corporation, libera di inventare cause e liberata dalla responsabilità degli effetti. Abbandonare l'economia intesa come "governo del denaro" e abbracciare l'economia come "governo della casa": obbligarla a operare come un buon vicino delle comunità naturali e umane, poiché sul lungo termine solo la ricchezza delle une sarà la ricchezza delle altre. Wendell Berry, il "filosofo contadino", una delle voci più influenti e critiche d'Occidente, passa in rassegna in questi dieci saggi i temi principali del nostro tempo, forse gli unici di cui valga davvero la pena parlare: il rapporto tra economia ed ecologia, il "commercio della violenza" globale che distrugge comunità e terra nel nome del profitto, l'assoluta necessità d'iniziare a considerare come un "costo" la sistematica distruzione dell'unico mondo che abbiamo e delle sue culture locali e localmente adattate.

Prezzo:14,00

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Titolo: L'unico mondo che abbiamo
Autore: A. Tozzi, Wendell Berry
Editore: Piano B
Data di Pubblicazione: 2018
Pagine: 154
Formato: Brossura
ISBN: 9788893710329