Nel volume sono riuniti studi e letture dedicati alla letteratura settecentesca, secondo una lunga proiezione storiografica che va dal recupero delle offerte della tradizione letteraria - Petrarca e Tasso, da lontano, con significative riprese della linea 'ariostesca' - alle revisioni operate sulla spinta delle enquiries di fine secolo. Convergenti sui nessi che formano la tessitura culturale di un periodo vitalmente innovativo come il Settecento, si succedono i capitoli sulle sperimentazioni teatrali, le rêveries letterarie e l'analitica delle passioni, i viaggi «per lettera», le plurime registrazioni degli «effetti sensibili», i mutamenti dei paradigmi estetici, infine le eredità consegnate alle riflessioni del primo Ottocento. Vanno ad incrociarsi così, tra le altre, le esperienze e le voci di Goldoni, Carlo Gozzi, Zeno, Metastasio, Alfieri, Calzabigi, a contatto con le spinte 'europee' di Racine, Rousseau, Stendhal, Goethe. Le analisi rivolte nella sezione conclusiva a pagine di Foscolo, Manzoni, Leopardi, nate da varie occasioni, se non presumono di tirare le fila con quanto precede, documentano quanto i tre autori, già comparsi in alcune zone del libro, siano, ciascuno per la sua parte, i supremi garanti del profondo rinnovamento della lezione del secolo XVIII.
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Titolo: «I più sensibili effetti». Percorsi attraverso il Settecento letterario
Autore:
Alberto Beniscelli
Editore: Storia e Letteratura
Data di Pubblicazione: 2022
Pagine: 556
Formato: copertina-rigida
ISBN: 9788893596558