Il nuovo libro del Premio Pulitzer per la Nonfiction. In un viaggio a ritroso nei recessi di un’infanzia e di una generazione, attraverso l’Ungheria e un labirinto di storie oscure, Susan Faludi porta avanti una ricerca identitaria che ha inquadrato un secolo. «Un commovente memoir in cui i ricordi si intrecciano alle riflessioni e la tenerezza si tinge talvolta di nostalgia.» – Robinson «Nell'estate del 2004, ho iniziato a investigare su una persona che conoscevo appena, mio padre. Il progetto è iniziato con una sorta di reclamo: la lamentela di una figlia che i genitori avevano tenuto nascosta. Io ero alla ricerca di una canaglia, un mezzo criminale scaltro che era riuscito a sottrarsi a così tante cose - responsabilità, affetto, colpevolezza, dolore. Stavo preparando una requisitoria, raccoglievo prove per un processo. Ma da qualche parte, in un punto definito della mia ricerca, l'imputato è diventato un testimone». L’indagine dell’autrice sul tema dell’identità nel mondo moderno assume toni personali quando scopre che il padre settantaseienne – ormai straniero per lei e residente in Ungheria – aveva affrontato un intervento di chirurgia per cambiare sesso. In che modo questo nuovo genitore che sosteneva di essere “una vera donna” adesso era collegato al padre violento, silenzioso, rabbioso che lei aveva conosciuto, il fotografo che aveva costruito un’intera carriera sulla falsificazione delle foto? In un viaggio a ritroso nei recessi di un’infanzia e di una generazione, attraverso l’Ungheria e un labirinto di storie oscure, Susan Faludi porta avanti una ricerca identitaria che ha inquadrato un secolo e che, tra confini storici, politici, religiosi, di genere, pone la domanda di un’epoca: l’identità la si sceglie o è qualcosa a cui non ci si può sottrarre?
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Titolo: Nella camera oscura
Autore:
Susan Faludi
Editore: La nave di Teseo
Data di Pubblicazione: 2019
Pagine: 520
Formato:
ISBN: 9788893445665