Prestiti arabo-persiani nella lingua spagnola

Nahid Norozi

Nella lingua spagnola si trovano molti termini di chiara derivazione araba, fenomeno che è stato ampiamente analizzato dagli studiosi; meno noto è forse che in parecchi e considerevoli casi si tratta in realtà di voci del lessico persiano trasmesse allo spagnolo per mediazione araba. Com'è noto i prestiti, per essere integrati nel vocabolario della lingua-replica (la lingua ricevente), devono prima essere adattati foneticamente, laddove il fono del modello straniero non è identificabile con le realizzazioni normali di uno dei fonemi della lingua replica. In altre parole, la lingua-replica non si limita ad un ruolo puramente passivo di solo ricevente, ma reagisce all'influsso esterno adattando il nuovo termine alle strutture indigene e integrandolo. Nei prestiti persiani in spagnolo, essendo questi sempre mediati da un'altra lingua (l'arabo soprattutto), è evidente un'ulteriore interferenza. Questo spiega perché tali prestiti risultino spesso molto diversi dalla loro forma originale, sia da un punto di vista fonetico sia (talora anche) semantico. Di tutto questo si dà conto nell'ultima parte del presente studio in cui si è redatto un elenco di questi termini che costituisce una sorta di piccolo glossario etimologico.

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Titolo: Prestiti arabo-persiani nella lingua spagnola
Autore: Nahid Norozi
Editore: youcanprint
Data di Pubblicazione: 2014
Pagine: 152
Formato:
ISBN: 9788891159823