Piazza d'Italia (Souvenir d'Italie II), 1913 [luglio-agosto 1933]. A post war trial de Chirico's strategy against modernism

Paolo Baldacci, E. Hedley, Gerd Roos

Questo secondo quaderno della collana "Contributi al Catalogo di Giorgio de Chirico" prende in esame il più famoso caso dechirichiano del dopoguerra: la dichiarazione di falsità di una "Piazza d'Italia" acquistata nel 1946 da Dario Sabatello alla Galleria del Milione e già appartenente alle collezioni Frua, Valdameri e Della Ragione. Il processo che ne seguì tra il 1947 e il 1955 ebbe risonanza mondiale per la notorietà delle persone coinvolte. In prima istanza il Tribunale di Roma sentenziò che de Chirico aveva mentito e che il quadro era autentico, in seconda istanza tutto fu capovolto e la sentenza che dichiarava falso il quadro fu confermata dalla Cassazione nel 1956. Lo studio non contribuisce solo al recupero di un'opera autentica al catalogo dell'artista, ma è soprattutto un invito a riformulare su basi oggettive la storia dei quindici anni tra il 1933 e il 1948, cioè del momento cruciale in cui si formò il groviglio, complicatissimo ma in realtà non inestricabile, che ha costituito fino a oggi il "caso de Chirico".

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Titolo: Piazza d'Italia (Souvenir d'Italie II), 1913 [luglio-agosto 1933]. A post war trial de Chirico's strategy against modernism
Autore: Paolo Baldacci, E. Hedley, Gerd Roos
Editore: Scalpendi
Data di Pubblicazione: 2013
Pagine: 118
Formato: Brossura
ISBN: 9788889546376