Livorno nell'800 è una città dinamica, aperta e vivace sul piano economico, politico e culturale. Non sorprende, quindi, l'alto numero di pubblicazioni, di case editrici (o piuttosto stamperie) e, infine, di autori. Sono per lo più scrittori dilettanti, insegnanti, professionisti, ma anche commercianti e imprenditori. E si scrive di tutto: non c'è genere letterario che non sia ampiamente rappresentato. La varietà dei temi, dei toni, dei registri, non è cercata: il criterio che ha guidato nella scelta degli autori e dei brani, è stato solo quello di fornire testi interessanti, rappresentativi dei gusti e della mentalità del periodo storico in cui venivano prodotti. In questa prima raccolta sono presentati scrittori noti e meno noti. Le opere proposte coprono quasi tutta la gamma dei generi narrativi brevi: il racconto storico e quello sociale, la novella d'amore, quella di costume, il racconto didascalico, il bozzetto e il frammento, con testi che vanno dagli anni Trenta fino alla fine del secolo. Gli autori sono disposti in ordine alfabetico, per dare al lettore il senso della varietà e della molteplicità dei linguaggi e dei contenuti. I testi narrativi sono preceduti da notizie biografiche degli autori. Il volume si chiude con un'appendice, in cui i curatori danno una lettura dei testi proposti.
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Titolo: I nomi s'allontanavano vuoti. La letteratura e Livorno nell'Ottocento. La narrativa. 1.
Autore:
R. Antonini
Editore: Erasmo (Livorno)
Data di Pubblicazione: 2010
Pagine:
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ISBN: 9788889530610