Coccioli - narratore e intellettuale decisamente fuori dagli schemi - con "Documento 127" non ha scritto un'autobiografia in senso stretto. Si tratta piuttosto di un "brogliaccio", una bozza di vita che nella sua immediatezza conserva tutta la carica di intensità e passione di cui racconta. Una sorta di presa diretta, insomma. Persino il titolo, con quel numero quasi magico - che non indica soltanto la quantità di capitoli, beninteso - attesta la natura "vera" di questo libro, senza mediazioni né dissimulazioni. È infatti un libro composito, questo, dove troviamo estratti di diari, considerazioni personali sulla scrittura e altro, episodi di vita, letture, aneddoti, esperienze d'ogni sorta. Non ha una sequenza cronologica coerente: ci sono svariati salti di tempo. Ma solo per capire meglio. L'ordine, per quanto approssimativo, è dettato il più delle volte dai bolli sul passaporto che Coccioli usa per risalire la corrente del proprio passato. Gli spostamenti, di qua e di là dell'Oceano, fra Italia e Americhe, fra America e America, lungo il nostro stivale e in largo per l'Europa, sono molti. Sono praticamente la cifra della sua esistenza piuttosto errante.
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Titolo: Documento 127
Autore:
Carlo Coccioli
Editore: Erasmo (Livorno)
Data di Pubblicazione: 2010
Pagine:
Formato: brossura
ISBN: 9788889530290