Macchie rosse. L'operaismo italiano tra politica e lotta armata

Gabriele Licciardi

Una stagione complessa della storia della Repubblica Italiana. I decenni Sessanta e Settanta. Al centro del discorso: l'analisi dei gruppi armati dell'extraparlamentarismo di Sinistra, in particolare quelli di matrice operaista. Abbiamo provato a studiare la formazione e l'evoluzione delle retoriche insurrezionalistiche. Abbiamo analizzato le forme di dialogo fra gruppi apparentemente lontani, e le cointeressenze operative. Il Sessantotto, nello schema interpretativo proposto, perde l'importanza di evento spartiacque, e assume i caratteri di un acceleratore di alcuni processi che subito dopo il tempo della contestazione studentesca diventarono più chiari. La violenza organizzata come unico strumento di lotta politica, il rifiuto delle logiche della democrazia rappresentativa, lo scopo principale, l'abbattimento dello Stato. Tutto questo ha assunto le forme tragiche delle gambizzazioni, delle rapine per l'autofinanziamento dei gruppi, i sequestri di persona e qualche anno dopo, la necessità di una risposta dello Stato, che ha determinato una spaccatura profonda nella società italiana fra quanti hanno reputato giusto l'intervento dello Stato e quanto hanno gridato ad uno Stato tiranno che ha processato le idee. Una stagione complessa, ma che una nuova generazione di storici, con uno sguardo generazionalmente terzo, ha iniziato a raccontare. Prefazione di Salvatore Lupo.

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Titolo: Macchie rosse. L'operaismo italiano tra politica e lotta armata
Autore: Gabriele Licciardi
Editore: Nda Press
Data di Pubblicazione: 2014
Pagine: 210
Formato: Brossura
ISBN: 9788889035887