Il Premio Antonio Delfini nelle sue prime due edizioni 2001 e 2003 ha scelto e premiato poeti di diverse tendenze che emergono per la novità della ricerca e per l'aderenza alle problematiche piú urgenti del nostro tempo. Nella loro poesia, l'eterno conflitto tra la verità delle parole apportatrici di senso e la dicibilità del mondo appare, in diversi modi e misure, segnato dalla consapevolezza di essere, come Delfini, spettatori della fine del mondo, di un'apocalisse che già ha avuto luogo: non la catastrofe definitiva, ma una catastrofe virtuale, senza fine, metastasi proliferante che inarrestabile invade il mondo e ogni aspetto della vita umana. In una situazione in cui il molteplice e l'indistinto sembrano diventate le sole categorie del reale, e in cui il linguaggio si ritrova a essere totalmente espropriato e bloccato, la possibilità di esistenza della poesia richiede di assumere una posizione antagonista nuova. Che sembra realizzarsi, in larga parte della poesia oggi, attraverso un'attenzione nuova alla presenza del vissuto, inteso non come evento biografico ma come materialità del corpo. Il rapporto vita-poesia si risolve per il poeta direttamente nel corpo, attraverso cui la poesia si fa voce e gesto, al tempo stesso carne e parola, per tornare a comunicare col mondo e sentirsi parte di esso. Per tentare, oltre l'apocalisse, una "poesia dell'inizio del mondo". Dalla prefazione di Nanni Balestrini
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Titolo: Poesie dell'inizio del mondo. Premio Antonio Delfini
Autore:
Editore: Luca Sossella Editore
Data di Pubblicazione: 2003
Pagine: 424
Formato: Rilegato
ISBN: 9788887995466