In "Ma culo è una parolaccia?" Paolo Hendel mette alla berlina i difetti umani, partendo dall'"homo semipiegatus" (metà scimmia) per arrivare a 150 milioni di anni dopo Cristo. Si è interrogato sull'utilità della nascita dell'uomo (il bipede barcollante) che avrebbe bisogno dei polpacci al posto degli stinchi e viceversa, così non si farebbe male, ma avrebbe anche bisogno di un terzo braccio, di un occhio davanti e uno dietro, di un pisello retrattile e di una chioma uguale per tutti. Esorcizza poi il tabù del sesso, con l'originale idea di far disegnare il profilattico agli stilisti ottenendo "il Pitti pisello". E, sulla base della tettonica a placche (che "non è una donna con il seno grosso e il mal di gola!"), spiega anche la deriva dei continenti: "L'Africa sta salendo verso di noi. Tra 150 milioni di anni, una bella mattina, Arcore e Hammamet s'attaccheranno insieme! Abbracci, baci, una scena commovente!" Per chiudere, l'ultimo dei difetti dell'uomo, cioè la morte ("Io sulla morte ho le idee chiare: sono contrario!"). In conclusione, la prima e unica biografia autorizzata del noto imprenditore Carcarlo Pravettoni, presidente della Carter & Carter, "la multinazionale leader in tutti i settori tranne che nel proprio".
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Titolo: Ma culo è una parolaccia?
Autore:
Piero Metelli,
S. Natalini,
Sandro Natalini,
Paolo Hendel
Editore: Zelig
Data di Pubblicazione: 2003
Pagine: 86
Formato:
ISBN: 9788887291957