Quali sono le origini del movimento ambientalista e malthusiano, secondo il quale la popolazione del mondo dovrà essere ridotta drasticamente per "salvare il clima", ma soprattutto le banche? In questo libro del rinomato economista e statista americano Lyndon LaRouche, la cui prima edizione risale al 1983, si fanno i nomi e cognomi di coloro che hanno inventato le tesi, del tutto scientificamente infondate, dei "Limiti dello sviluppo", da Malthus al Club di Roma, da Bertrand Russell all'Eastern Establishment americano, dal Tavistock Institute di Londra, che creò la controcultura del rock e della droga, e l'LSD, per provocare un cambiamento del paradigma culturale di cui vediamo oggi gli effetti deleteri nei giovani senza speranza dei Fridays for Future, alla NATO che non solo promuove una guerra nucleare "limitata" ma anche il movimento ambientalista. Co-fondatore del Club della Vita, creato con la moglie Helga Zepp- LaRouche, presidente dello Schiller Institute, in antitesi al Club di Roma, in questo libro, che contiene documenti storici esclusivi, LaRouche aveva già previsto gli eventi degli ultimi tre anni, la guerra, la pandemia, la crisi economica, la politica di austerità draconiana nel nome del "clima" invocata da quell'oligarchia finanziaria che da secoli si oppone allo sviluppo economico, ed in particolare allo sviluppo economico dei paesi poveri.
Prezzo: € 23,00
Titolo: Non ci sono limiti alla crescita
Autore:
Lyndon H. LaRouche
Editore: Nexus Edizioni
Data di Pubblicazione: 2023
Pagine: 240
Formato: copertina-morbida
ISBN: 9788885721401