Le sfide a cui le regioni urbane devono oggi rispondere vanno affrontate con approcci analitici e interpretativi via via più sofisticati e, necessariamente, a più voci. La ricerca in campo urbanistico vanta una tradizione di inchiesta ambientale con i territori e le comunità insediate che, per quanto minoritaria, mantiene intatto il suo fascino. Rivisitata attraverso le domande poste dalla transizione in corso, e traguardata con la lente dell'Environmental Justice, mettendo in tensione le tradizionali competenze di analisi delle politiche con gli studi di Urban Political Ecology, questo tipo di ricerca può dunque dare origine a formule di rigenerazione collaborativa fra chi commissiona e progetta piani e politiche e chi ancora resta imprigionato nel ruolo di "destinatario finale" degli stessi. Rafforzare questa interazione, dando forma e sostanza a ciò che spesso rimane invisibile, ovvero le voci e le progettualità di territori e comunità locali, significa finalizzare la costruzione e la diffusione delle conoscenze all'ancoraggio delle trasformazioni innescate. Il libro porta in primo piano l'operatività di un engaged scholar che finalizza il proprio operare alla valorizzazione del territorio esplorato, inserendo narrazioni e competenze locali al cuore dell'agenda ambientale per ossigenare le fasi di costruzione del problema e configurazione collettiva delle soluzioni.
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Titolo: La forma dell'invisibile. Per una ecologia politica dei territori fragili
Autore:
Maria Federica Palestino
Editore: CLEAN
Data di Pubblicazione: 2022
Pagine: 120
Formato: copertina-morbida
ISBN: 9788884977816