Gli aggettivi "fordista" e "postfordista" sono ormai entrati nella lingua parlata, dopo essere stati ampiamente usati nelle scienze sociali. Eppure, anche fra gli studiosi, sono pochi quelli che ne conoscono la provenienza teorica. Si deve infatti agli economisti francesi della Scuola della Regolazione l'elaborazione, a partire dagli anni Ottanta, dei concetti di fordismo e postfordismo per descrivere le diverse modalità di crescita delle principali economie occidentali prima e dopo la crisi degli anni Settanta. Il regolazionismo unisce elementi marxiani, keynesiani e schumpeteriani in un'originale sintesi che dà conto dell'evoluzione economica di medio periodo delle economie avanzate. Robert Boyer, capofila dei regolazionisti, condensa qui per la prima volta le principali proposizioni della scuola, che investigano la tensione esistente fra accumulazione privata e regolazione istituzionale nella storia del capitalismo. Per esempio, lo stesso paradigma tecnologico (grandi impianti con forti economie di scala) è alla base sia della grande depressione degli anni Trenta sia del periodo di forte e stabile crescita degli anni Cinquanta e Sessanta. Per Boyer e colleghi, è la diversa regolazione del mercato del lavoro nelle due fasi storiche (concorrenziale in un caso, contrattata nell'altro) a spiegare esiti economici così drammaticamente diversi.
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Titolo: Fordismo e postfordismo. Il pensiero regolazionista
Autore:
S. Lucarelli,
Robert Boyer,
A. Foti
Editore: Università Bocconi
Data di Pubblicazione: 2007
Pagine: 145
Formato: Brossura
ISBN: 9788883500800