'Imprevisto' è l'aggettivo che Carla Lonzi inventa a proposito dei 'nuovi' oggetti femminili, che prendono la parola ed entrano sulla scena del sociale, cercando e cercandosi in modi differenti di essere donne - innanzitutto per sé e poi nel mondo - nel movimento femminista degli anni Settanta del Novecento. Il termine 'imprevisto' è ricco di significati e suggestioni, che si impoveriscono di senso nei tentativi di spiegazione: così ci appaiono i due grandi momenti del femminismo italiano del secolo scorso, i primi venti-venticinque anni e gli ultimi tre decenni. In questa antologia - nei limiti che lo spazio di un volume impone - delle donne protagoniste dei due movimenti vengono riprese direttamente le voci, il pensiero, le riflessioni e le proposte, in particolare quando discutono di educazione, un tema che ha avuto centralità, se pure discontinua, nelle culture del femminismo. Per la prima volta si raccolgono nello stesso volume scritti e documenti apparsi solo su giornali, riviste, o circolati all'interno del movimento, testimonianze di una straordinaria attività intellettuale di cui spesso si sono perdute le tracce. Nella seconda parte del libro la parola è anche ad alcuni uomini, i primi e i pochi, per il momento, che hanno saputo interpretare per sé e per il proprio genere la storia imprevista avviata dalle donne e che donne e uomini, proprio attraverso l'impegno sui temi dell'educazione, potranno proseguire, con e per le nuove generazioni.
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Titolo: Una storia imprevista. Femminismi del Novecento ed educazione
Autore:
G. Seveso,
Barbara Mapelli,
B. Mapelli,
Gabriella Seveso
Editore: Guerini e Associati
Data di Pubblicazione: 2003
Pagine: 414
Formato:
ISBN: 9788883354410