Per la prima volta si offre un commentario in lingua italiana di alcune delle sezioni più significative della "Fenomenologia dello Spirito" di Hegel: "Introduzione", "Autocoscienza" e "Spirito certo di se stesso". E' un lavoro che nasce dalla convinzione che solo attraverso una paziente analisi del testo e un confronto ravvicinato con il suo linguaggio sia possibile diradare l'oscurità che caratterizza la "Fenomenologia" e attingere quella ricchezza tematica che la rende un'opera unica nel panorama della riflessione di Hegel. Il libro si propone di mettere in luce la centralità delle figure della 'coscienza infelice' e dell''anima bella'. Esse incarnano quella forma inadeguata di soggettività, superando la quale Hegel perviene alla dimensione del riconoscimento reciproco fra le autocoscienze, che costituisce il punto di approdo dell'intero itinerario fenomenologico. La filosofia hegeliana si intreccia così con la ricerca di una soluzione per la questione essenziale della modernità: la definizione di un punto di equilibrio fra la libertà e l'indipendenza dei singoli e l'orizzonte comune in cui essi si radicano. Prima di impegnarsi nella costruzione del suo sistema Hegel ci presenta un pensiero in grado di dialogare con l'agire concreto degli uomini, nei suoi imprevedibili risultati, e attento a salvaguardare tanto l'autonomia degli individui quanto il loro legame sociale.
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Titolo: Coscienza infelice e «Anima bella». Una lettura della «Fenomenologia dello spirito» di Hegel
Autore:
Paolo Vinci
Editore: Guerini e Associati
Data di Pubblicazione: 1999
Pagine: 420
Formato:
ISBN: 9788883350061