Il gas naturale è una miscela di gas di cui il metano rappresenta oltre il 90 per cento, viene estratto dal sottosuolo, purificato, trasportato, odorizzato e distribuito nelle nostre case. Ma non è sempre stato così. Un tempo (fino agli inizi degli anni '70) il gas combustibile, chiamato gas di città, era un prodotto artificiale, frutto della distillazione secca del carbon fossile, effettuata in officine specializzate. La variazione delle caratteristiche del gas di città nel corso dei decenni è stata particolarmente significativa, tanto da renderne necessario il cambiamento del nome: il gas di città, fino agli inizi del '900, era infatti noto come gas illuminante. Già, perché in origine, il gas non serviva per alimentare calderine o fornelli, ma lampioni stradali. La tecnica di produzione venne sviluppata in Europa, nei paesi dove si trovano i giacimenti di carbon fossile: Inghilterra, Germania, Francia. Furono proprio francesi le società che avviarono a Genova un rudimentale impianto di produzione che, nel 1846 consentì l'accensione dei primi fanali pubblici. Era iniziata per Genova l'epopea del gas.
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Titolo: L'epopea del gas (Genova 1838-1972). Dal gas illuminante al metano. Ediz. italiana e inglese
Autore:
Michele Pittaluga,
Manuela Signorelli
Editore: ERGA
Data di Pubblicazione: 2010
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ISBN: 9788881634514