La città immaginaria, allegoria della condizione umana con cui si sono misurati molti grandi scrittori, è lo spunto per questo romanzo surreale e trascinante. Nel Settecento, un principe si dedica alla creazione di città definite in ogni dettaglio, ma solo sulla carta. Dopo alcune prove poco appaganti, il principe decide di rendere omaggio al secolo dei Lumi con quella che sarà la sua opera più ambiziosa: Reinstadt, la città pura e perfetta. Al progetto lavorano architetti, topografi, biografi e scrittori, intenti a definire gli aspetti urbanistici, a inventare il passato e il presente della città, riferendo le gesta dei suoi abitanti, producendo le opere dei suoi artisti e gli scritti dei suoi autori. Tuttavia, quando a un fine così nobile lavorano persone in carne e ossa, le cose si complicano. Schenck, un cartografo, si innamora di un'avvenente biografa, Estrella. Per conquistarla, il giovane inventa un misterioso personaggio, Pfitz, di cui redige febbrilmente le cronache (buffe, sagge, scabrose). Ma qualcun altro sta tentando di sedurre Estrella nello stesso modo, scrivendo un romanzo per conto di un autore immaginario. Le due storie si incrociano, e Pfitz si trova coinvolto in un intrigo di passioni, follia e morte, dove verità e finzione si confondono. Con "Il professore, Rousseau e l'arte dell'adulterio", Andrew Crumey ha dimostrato al pubblico italiano il suo talento per le trame tese e complesse, e per la sua inedita miscela di tecniche e stili lontanissimi, dal thriller al divertissement letterario, dal racconto filosofico al romanzo picaresco. Anche "Pfitz" delizia il lettore con un ritmo serrato e personaggi irresistibili, mentre con tocco lieve affronta un tema molto serio: l'illusione della libertà creata a tavolino, sacrificata a un progetto ufficiale.
Prezzo: € 12,00
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Titolo: Pfitz
Autore:
S. Beretta,
Stefano Beretta,
Andrew Crumey
Editore: Ponte alle Grazie
Data di Pubblicazione: 2002
Pagine:
Formato:
ISBN: 9788879285957