In questo libro Ennio Di Nolfo racconta le speranze degli Italiani dal 1942 al 1945, quando parve che il crollo del fascismo e la rottura delle alleanze internazionali e dei rapporti di potere in Italia aprissero la via a una trasformazione di fondo: non solo la Repubblica e non tanto una rivoluzione sociale, che nemmeno i comunisti volevano, ma almeno un'Italia moderna e Europea. Inizia così il regime democristiano, con le sue realizzazioni materiali ma con la sua piattezza etica e la propensione a egemonizzare la vita civile.Per la prima volta, gli anni dal 1948 al 1953 sono esaminati in questo libro in modo equilibrato ma impietoso; viene messa in luce la vera natura del centrismo. Ma soprattutto si chiarisce come il 1953, anno della "legge truffa", sia il vero spartiacque della politica italiana. Dopo di allora i ruoli rimangono fissati per oltre un ventennio. La DC diviene il partito "necessario" e il PCI il partito "impossibile". Nel sistema di democrazia bloccata, la DC riesce a penetrare in tutti i gangli della vita sociale italiana impadronendosene e trasformandosi in universo politico dentro il sistema politico. La metà degli anni cinquanta segna anche l'inizio dell'esperimento di centro sinistra, fallito per la resistenza della democrazia cristiana e la sorda opposizione del partito comunista. Da qui fra l'altro origina una crisi profonda dei socialisti, trasformati in partito teso soprattutto a gareggiare con la DC nella spartizione partitocratica.Spartizione partitocratica e degenerazione consociativa rappresentano essenzialmente il modo in cui i partiti dell'"arco costituzionale" cercano di suddividersi i centri di potere e di finanziamento interni allo Stato.
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Titolo: La Repubblica delle speranze e degli inganni. L'Italia dalla caduta del fascismo al crollo della Democrazia Cristiana
Autore:
Ennio Di Nolfo
Editore: Ponte alle Grazie
Data di Pubblicazione: 1996
Pagine: 544
Formato:
ISBN: 9788879283106