Usando l'amata "quartina", sviluppata in un lessico del tutto particolare, ironicamente ed approssimativamente in coerenza cronologica con il titolo (una sorta di provocazione storico-letteraria), l'autore vuole rendere omaggio alla sceneggiatura dei Brancaleone del compianto Mario Monicelli (una sorta di mix di volgare trecentesco, latino maccheronico, forme dialettali e parole ormai desuete). Il sottotitolo, a sua volta, è riconducibile al titolo del film "La Cina è vicina" (1967) di Marco Bellocchio. Partendo, in un certo senso, da due film Pietro Angelone ci offre una piccola storia verseggiata della nostra Repubblica dalla Costituzione ad oggi. Ma il suo sguardo è volutamente esteso oltre i confini nazionali per evidenziare le cause che hanno provocato l'attuale situazione di crisi, leitmotiv generalizzato e parossistico della fine del primo decennio e l'inizio del secondo di questo nostro già tanto decantato terzo millennio.
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Titolo: De lo novo medièvo barbarico et capitalista (ovvero De la Cina ch'è più vicina)
Autore:
Editore: Sette città
Data di Pubblicazione: 2013
Pagine:
Formato:
ISBN: 9788878534735