Uscito nel 1992, il volume compare per la prima volta in Italia e cerca di definire l'idea di libertà in dieci intensi capitoli di analisi critica, utilizzando esempi letterari europei ed extraeuropei e seguendo diversi complessi percorsi umani e autoriali. I concetti di libertà morale, intellettuale e politica si basano sul libero arbitrio, inteso come capacità individuale di scegliere tra il bene e il male. Proprio in questa qualità, innata nell'uomo, consistono la sua libertà e l'unica condizione possibile della sua moralità. Come l'autore sottolinea, l'uomo è libero quando si comporta nella vita morale secondo volontà, guidata dalla ragione; le creature sono pienamente responsabili e possono, se vogliono, seguire un superiore principio razionale, che è la norma giuridica, sia nell'ambito politico sia in quello etico. Questo studio, dedicato al Novecento, il secolo che più di ogni altro ha subìto trasformazioni e manipolazioni culturali e intellettuali, offre un'ampia disamina del quadro letterario e politico internazionale senza entrare nello specifico delle correnti ideologiche. Ne emerge una indifferenziata impotenza dell'uomo di fronte al fanatismo e alla dittatura, ma anche la consapevolezza delle proprie capacità, oltre la ferma volontà di liberarsi da tali catene con la guida dell'intelligenza.
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Titolo: Il Novecento tra letteratura e politica. Itinerari internazionali
Autore:
Maria Enrica D'Agostini,
Joseph P. Strelka,
E. Longhi
Editore: Monte Università Parma
Data di Pubblicazione: 2011
Pagine: 260
Formato:
ISBN: 9788878472891