Il paesaggio degli arcivescovi. Processi di trasformazione del territorio tra alto e basso Medioevo nelle Marche settentrionali. Nuova ediz.

Daniele Sacco

Si può fare archeologia del paesaggio basandosi soprattutto sulle fonti documentarie? Questo volume, dimostrando che ciò è possibile, si occupa di un'area medio-adriatica posta nella parte settentrionale della regione Marche in provincia di Pesaro e Urbino, al confine con l'Emilia-Romagna. Il territorio, costiero, è in gran parte vincolato dalla presenza di un parco naturale regionale. La zona è percorsa dalla strada consolare Flaminia e interessata dallo scalo marittimo di Focara (oggi Vallugola). Già in età romana il comprensorio era fiorente, costituendo un nodo viario e socio-economico d'interesse. Fu però nel Medioevo che queste terre si espressero al meglio, sotto il controllo degli arcivescovi di Ravenna. Il volume, nella diacronia, ha indagato ogni sfaccettatura del paesaggio che si presenta: l'aspetto demico, l'assetto dell'habitat, l'entità delle coltivazioni e persino i nomi dei fondi agricoli e dei loro fittavoli bassomedievali. Attraverso questa indagine è possibile comprendere un contesto che vide attivi sette castelli: Gradara, Granarola, Fanano, Monte Corbino, Gabicce, Casteldimezzo, Fiorenzuola di Focara e tre pievi (San Cristoforo, San Pietro e Santa Sofia).

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Titolo: Il paesaggio degli arcivescovi. Processi di trasformazione del territorio tra alto e basso Medioevo nelle Marche settentrionali. Nuova ediz.
Autore: Daniele Sacco
Editore: All'Insegna del Giglio
Data di Pubblicazione: 2017
Pagine: 264
Formato:
ISBN: 9788878148260