"Colui che esistette avanti tutte le creature è l'Angelo Pavone. Fu lui a mandare Abta'us in questo mondo affinché separasse e istruisse il suo proprio popolo e lo salvasse dall'errore e dall'immaginazione. E ciò avvenne prima mediante la trasmissione del discorso verbale, poi per il mezzo di questo libro chiamato Gilwath. Questo è il libro che coloro che stanno fuori dalla nazione non devono leggere". Così si apre il Libro della rivelazione che, assieme al Libro nero, in lingua curda, costituisce il testo sacro principale dei Yezidi. Considerati a torto "Adoratori del Diavolo" sulla base della demonologia cristiana, tutta negativa, e non in base ai parametri interni della loro ideologia, secondo la quale il diavolo (Pavone o Iblis) non è malvagio, ma un angelo che dopo aver peccato ed essersi pentito ha ottenuto il perdono divino, i Yezidi sono una setta religiosa esoterica dell'Asia Anteriore di antichissime origini, esposta a persecuzioni nel corso del XIX secolo, a sanguinose repressioni da parte delle autorità ottomane e, oggi, minacciata dal furore barbaro dell'Isis. Questo libro di Giuseppe Furlani costituisce uno studio di carattere analitico della loro religione, offrendo, oltre a un memoriale della setta e ad alcune preghiere, la traduzione italiana dei due testi sacri.
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Titolo: Gli adoratori del pavone. I yezidi: i testi sacri di una religione perseguitata
Autore:
Giuseppe Furlani
Editore: Jouvence
Data di Pubblicazione: 2016
Pagine: 196
Formato: Brossura
ISBN: 9788878015227