Le due versioni del cielo

Carmelo Pistillo

"Le due versioni del cielo" sembra dunque indicare i due orizzonti guardati dal poeta, obbligato a oscillare non solo tra la vita e la morte, tra terra e cielo, ma tra due destini, quello vissuto e quello che non si lascia afferrare. Due dimensioni costitutive di una legge fisica, dove salire e scendere rispondono alla stessa urgenza e responsabilità, dove è ciò che non accade a determinare la "svolta" verso la vita, è il vuoto che forse chiede di essere colmato per non essere restituito alle sue vertigini. [...] L'ultima opera di Carmelo Pistillo ci consegna la visione poetica di un "bivio sicuro", del confine e del mistero "che insieme tremano nelle bocche chiuse", dell'uomo "che risponde con l'invenzione dell'aereo in equilibrio in ogni direzione struggente", del "sabato delle mani che si prendono il cielo. Un po' più in alto, si scambiano le due versioni" come "aliti avversari nella stessa dizione" o "stelle erranti che parlano tra loro, e qualche volta brillano. è quello l'istante in cui la ferita si separa dal sangue. Come ho già scritto altrove, Carmelo Pistillo può essere collocato in una posizione di primo piano tra i poeti italiani contemporanei; e quest'ultima, felice raccolta di versi, in cui l'autore avverte "che per farsi eterna la poesia deve dare il brivido della sua durata", ne è l'ulteriore prova.

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Titolo: Le due versioni del cielo
Autore: Carmelo Pistillo
Editore: La Vita Felice
Data di Pubblicazione: 2013
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ISBN: 9788877995650