The New Yorker. Lo humour in ufficio

La segretaria al giovanotto in cerca di assunzione: "Il signor Dyer ha detto che non gli interessa parlare con qualcuno che può restare in attesa così a lungo"; un manager, al telefono: "No, giovedì non riesco. Veramente non posso mai... Facciamo per mai?"; il magnate: "Temo, figlio mio, che tutto questo non sarà mai tuo. Ho deciso di farmi clonare". Nell'ormai consolidato appuntamento con le vignette del magazine "The New Yorker", il tema di quest'anno è l'ufficio. In tutte le sue declinazioni: dal bacio di congedo mattutino della moglie ("Non tornare a casa finché la borsa non è piena di banconote") al miraggio di un aumento ("L'aumento non glielo do, ma le concedo di sbattere la porta quando esce dall'ufficio"), dalle riunioni ("Edgerley, abbia la cortesia di aprire la seduta con la barzelletta di rito") alla crudeltà del capufficio ("Ah, il profumo degli impiegati falciati di fresco!").

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Titolo: The New Yorker. Lo humour in ufficio
Autore:
Editore: Archinto
Data di Pubblicazione: 2014
Pagine: 189
Formato: illustrato, brossura
ISBN: 9788877686688